Molti studiosi associano convenzionalmente a questo film la nascita del filone neorealista del cinema italiano per l'ambientazione e per la forza espressiva e la carnalità delle scene passionali tra Girotti e Calamai, che rompono con la tradizione calligrafica del cinema fascista.
Il ruolo della protagonista era stato, in un primo momento, assegnato a Anna Magnani, ma l'attrice dovette rinunciare a causa del suo stato di gravidanza.
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