giovedì 26 gennaio 2012

The Wild Blue Yonder

« Io vengo da un'altra galassia, una galassia celeste, molto, molto lontana dal vostro mondo, io vengo dall'Ignoto Spazio Profondo » (L'alieno Brad Dourif all'inizio del film) L'ignoto spazio profondo (The Wild Blue Yonder) è un film del 2005 diretto da Werner Herzog e interpretato da Brad Dourif. Il film è stato proiettato per la prima volta il 5 settembre 2005 alla 62ª Mostra del cinema di Venezia, dove ha vinto il premio FIPRESCI. «Una piccola ed ecologica Odissea nello Spazio per comprendere che il cinema può essere filosofia e comunicazione dello stato delle cose.» Un alieno dalle sembianze umane ci racconta la storia della sua gente che, attraverso delle navicelle, è fuggita dal loro pianeta morente ed è atterrata sul pianeta terra. Essi avevano grandi progetti che però sono in seguito saltati all'aria. Intanto, la Terra sta subendo una catastrofe capace di provocare l'estinzione del genere umano. Allora una navetta con degli astronauti viene spedita nel cosmo per trovare un luogo ospitale per l'umanità, ma sbarcheranno -grazie ad una nuova teoria scientifica- sul lontanissimo Wild Blue Yonder, ovvero il pianeta d'origine degli alieni giunti sulla Terra. Wild Blue Yonder è un mondo in cui atmosfera è composta di elio liquido e il cielo è ghiacciato, dove però la natura sta morendo. Allora gli astronauti tornano sul pianeta terra dove però si scopre che parallelamente sono passati ottocento anni e che la terra è tornata alla sua era preistorica. Il film è un esperimento: racconta una storia di fantascienza ma è girato come se fosse un documentario, usando in gran parte immagini di repertorio. Herzog aveva già tentato qualcosa di simile in passato ed ha infatti affermato che considera L'ignoto spazio profondo come la chiusura di una trilogia iniziata con Fata Morgana (1970) e proseguita con Apocalisse nel deserto (1992). Ha poi precisato: «Non si tratta di una vera e propria trilogia, ma si possono individuare dei collegamenti tra i tre film. Diciamo che ciò che accomuna i tre film sono il totale disprezzo delle regole di regia, la sensazione di irrevocabilità del giorno del giudizio, il linguaggio visivo, la gestione del testo. Un insieme di elementi permeati dallo stesso spirito». Brad Dourif, caratterista in parecchi film di fantascienza e dell'orrore, è l'unico vero attore del cast; interpreta un extraterrestre (del tutto simile agli umani) arrivato sulla terra dal pianeta d'acqua Wild Blue Yonder che racconta, in un lungo monologo, la storia del film. Al racconto si alternano interviste a scienziati e filmati di repertorio, di tipo documentaristico, ai quali però viene attribuito un significato diverso da quello originale. Ad esempio: alcune riprese subacquee realizzate sotto i ghiacci del Polo Sud vengono presentate come se mostrassero l'atmosfera liquida del pianeta alieno. Si crea così un miscuglio tra realtà e invenzione. I filmati ambientati nello spazio sono stati registrati durante la missione dello Space Shuttle STS-34 del 1989, che aveva il compito di lanciare la sonda Galileo. Herzog ha trovato questi filmati nell'archivio della NASA a Pasadena, in California, ed è rimasto colpito dalla bellezza delle immagini. Ha affermato: «C'è qualcosa di straordinario in alcune agenzie governative come la NASA. Hanno un insito senso di poesia, nessuno ci crederebbe, ma è così. E la gentilezza e il supporto che hanno dato al mio progetto erano totalmente inaspettati e senza precedenti». I filmati girati in antartide invece sono stati realizzati da Henry Kaiser sull'isola di Ross, nei pressi della Stazione McMurdo. Queste immagini hanno affascinato Herzog a tal punto che egli ha poi deciso di recarsi personalmente in antartide per realizzare delle riprese di persona, viaggio da cui è poi nato il documentario Encounters at the End of the World (2007). Per molto tempo a chi gli chiedeva dove fossero state girate queste immagini ha risposto «sulla galassia di Andromeda».



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