domenica 5 febbraio 2012

La battaglia di Goose Green, 1982

Dal ciclo "Storia della tattica e della strategia"

Nella mattina del 27 maggio, 500 paracadutisti del Para 2, comandati dal tenente colonnello Jones, sbarcarono a Goose Green e Darwin, sulle sponde opposte dello stretto istmo che unisce la parte nord e quella sud dell'isola principale.
L'obiettivo era quello di allargare la testa di ponte di San Carlos.
Il battaglione era supportato da una batteria di obici da 105 mm del 29° Commando Regiment della Royal Artillery, da un plotone di missili anticarro MILAN e da elicotteri Westland Scout.
Inoltre, durante lo svolgimento della battaglia, venne fornito supporto aereo ravvicinato da una sezione di tre Harrier ed un bombardamento navale da parte della fregata HMS Arrow.
La difesa della posizione di Goose Green era affidata alla Task Force Mercedes, composta principalmente dal 12º reggimento fanteria argentino (RI 12), che presidiava anche l'aeroporto Condor, base di aerei da attacco FMA Pucarà ed elicotteri.
A questi si aggiungeva una compagnia del 25º Reggimento Fanteria (RI 25), che era composto di coscritti con un addestramento avanzato in stile ranger.
Questo addestramento era stato voluto dal tenente colonnello Mohamed Alí Seineldín, considerato il "padre" delle forze speciali dell'esercito argentino, e il reggimento aveva il nome non ufficiale di 25° Regimiento Infantaria Spécial.
La difesa antiaerea era assicurata da due batterie, una delle quali basata su sei mitragliere da 20 mm Rheinmetall gestite da personale della FAA e l'altra su due cannoncini da 35 mm a guida radar del GADA 601, il gruppo artiglieria antiaerea impegnato anche nella difesa di Port Stanley; queste armi però potevano altrettanto bene essere utilizzate nel tiro contro bersagli terrestri. Infine vi erano 4 obici da 105 mm Oto Melara del 4º reggimento artiglieria aviotrasportata. L'isola di East Falkland con la testa di ponte di San Carlos, Teal Inlet, Mount Kent e Mount Challenger.
La località era fuori dalla direttrice di avvicinamento al capoluogo, ma era comunque a distanza relativamente breve: una quarantina di chilometri in linea d'aria dalle spiagge di San Carlos; il posto inoltre ospitava un aeroporto dal quale gli aerei da appoggio tattico Pucarà avrebbero potuto compiere dei pericolosi raid contro le truppe a terra e gli elicotteri da trasposto inglesi. Dopo due giorni ed una notte di intensi combattimenti, il 28 maggio Goose Green capitolò e 1050 argentini vennero fatti prigionieri.
Il colonnello Jones morì durante i combattimenti e fu insignito della Victoria Cross alla memoria mentre il suo vice, maggiore Chris Keeble, fu insignito del Distinguished Service Order.
Il comandante argentino, tenente colonnello Italo Piaggi, cadde in disgrazia per la resa e terminò la sua carriera militare.




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